Metodo Classico e Franciacorta: la guida completa del nostro enologo

Tutte le caratteristiche che contraddistinguono il successo del Metodo Classico e del territorio della Franciacorta

7 novembre 2022

La Franciacorta è un fazzoletto di territorio profondamente vocato alla viticoltura di qualità data la particolare eterogeneità della zona, la sua origine morenica e l’ottima escursione termica.

Qualità determinata anche da un metodo di lavorazione del vino più complesso, personalizzato e lungo: il metodo Classico, tipico dei Franciacorta.

Il Metodo Classico differisce da quello Charmat soprattutto nei processi di rifermentazione e affinamento. Se nel metodo Charmat la seconda fermentazione avviene sull’intera massa e all’interno di un’autoclave, nel metodo Classico avviene all’interno di ogni singola bottiglia.

Inizialmente i lieviti consumano gli zuccheri aggiunti per la rifermentazione conferendo al prodotto la sua caratteristica principale, ovvero le bollicine; successivamente continuano ad essere protagonisti donando aromi e altre particolarità sensoriali durante la maturazione e l’affinamento, che secondo il disciplinare del Franciacorta è almeno di 18 mesi.

La rifermentazione in bottiglia, la successiva maturazione ed il lento affinamento sui lieviti evidenziano la maggiore attenzione al dettaglio del Franciacorta e il suo strettissimo legame con il tempo.

Ogni attività umana orientata all’eccellenza richiede questi due ingredienti per essere considerata tale.

Poco prima della conclusione del periodo di riposo della bottiglia avviene il remuage: un tocco d’arte manifestato dalla rotazione manuale di un ottavo di giro al giorno delle bottiglie, fino al raggiungimento di una posizione quasi verticale, per consentire ai lieviti ormai lisi di adagiarsi nel collo della bottiglia, a contatto con un tappo speciale.

La sboccatura rappresenta l’atto conclusivo e serve per eliminare i lieviti dal futuro Franciacorta.
Per farlo, il collo di ogni bottiglia capovolta viene immerso in un liquido refrigerante.
In questo modo i residui di lievito, che nella fase di remuage si sono raccolti nel tappo speciale, si congelano e diventano un corpo unico con esso.

Per eliminare i residui è sufficiente stappare la bottiglia. Il sedimento congelato viene espulso ma con esso esce anche una piccola quantità di vino e spuma.
Il liquido perso con la sboccatura viene reintegrato con la liqueur d’expedition, il tocco magico studiato dall’enologo per esaltare le qualità del prodotto finale e apporre la firma autentica della cantina su uno spumante di qualità sopraffina.

METODO & TERRITORIO

un’esperienza sensoriale unica

Stappare una bottiglia di Centinari Franciacorta è vivere l’esperienza emozionale e sensoriale racchiusa nella sua essenza, è partecipare ad uno stile di vita italiano, riconosciuto in tutto il mondo.